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Olio CBD per il mal di stomaco e il reflusso gastroesofageo

L'olio CBD e CBG per trattare la gastrite

L’olio CBD per il mal di stomaco e il reflusso gastroesofageo, condizioni mediche che possono causare notevoli disagi, è un rimedio naturale sempre più utilizzato con successo. In questo articolo, analizzeremo il potenziale di CBD e CBG nel trattamento di gastrite e reflusso, supportato dalla ricerca scientifica.

Gastrite: sintomi e cause

La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco, che può essere acuta o cronica. Provoca dolori e bruciori, anche intensi, alla parte superiore dell’addome che molte volte si accompagnano a senso di nausea. Le cause della gastrite possono variare, ma spesso coinvolgono un disfunzionamento del rivestimento dello stomaco e possono essere influenzate da diversi fattori. Ecco una panoramica delle principali cause della gastrite:

1. Infezione da Helicobacter pylori

L’Helicobacter pylori è un batterio che può infettare lo stomaco e causare gastrite. Si stima che l’Helicobacter pylori sia la causa più comune di gastrite cronica. Questo batterio può indebolire il rivestimento protettivo dello stomaco, consentendo all’acido gastrico di danneggiare la mucosa gastrica e causare infiammazioni e ulcere.

2. Uso Prolungato di Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS)

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene, l’aspirina, il chetoprofene, il naprossene e altri, possono irritare lo stomaco e causare gastrite e ulcere. L’uso prolungato di FANS può danneggiare il rivestimento dello stomaco e aumentare il rischio di sviluppare gastrite erosiva.

3. Eccesso di Alcol

Il consumo eccessivo di alcol può irritare lo stomaco e danneggiare la mucosa gastrica, contribuendo allo sviluppo della gastrite. L’alcol può aumentare la produzione di acido gastrico e indebolire le difese dello stomaco contro l’infiammazione.

4. Ansia e Stress Cronici

Lo stress cronico è uno dei principali fattori di gastrite recidiva. Ansia e stress possono influenzare la funzione dello stomaco e aumentare la produzione di acido gastrico, contribuendo al rischio di gastrite. Lo stress può anche compromettere il sistema immunitario, rendendo il corpo più suscettibile alle infezioni batteriche come l’Helicobacter pylori.

5. Fumo

Il fumo può danneggiare il rivestimento dello stomaco e aumentare il rischio di sviluppare gastrite. Il fumo può anche compromettere la circolazione sanguigna nello stomaco, riducendo la capacità di guarigione della mucosa gastrica.

6. Altre Cause

Altre possibili cause di gastrite includono disturbi autoimmuni, reflusso biliare, infezioni virali, esposizione a sostanze chimiche irritanti e condizioni mediche come la malattia di Crohn e la sindrome di Zollinger-Ellison.

La gastrite può essere causata da una varietà di fattori, tra cui infezioni batteriche, uso di farmaci, eccesso di alcol, stress cronico, fumo e altre condizioni mediche. Il trattamento della gastrite dipende dalla causa sottostante e può includere l’uso di antibiotici per trattare le infezioni da Helicobacter pylori, modifiche dello stile di vita, terapie farmacologiche e, in alcuni casi, interventi chirurgici.

Reflusso gastroesofageo: sintomi e cause

l reflusso gastroesofageo (GERD) è una condizione in cui il contenuto acido dello stomaco ritorna nell’esofago, causando sintomi spiacevoli come bruciore di stomaco, rigurgito acido e dolore toracico. Le cause del GERD possono essere complesse e coinvolgere una combinazione di fattori, tra cui stile di vita, dieta, anatomia del tratto gastrointestinale e problemi di salute sottostanti. Ecco una panoramica delle principali cause del GERD:

1. Iridezionale dello Sfintere Esofageo Inferiore (LES)

Il LES è un muscolo situato alla fine dell’esofago che si apre per consentire al cibo di passare nello stomaco e si chiude per impedire al contenuto dello stomaco di risalire nell’esofago. Se il LES si rilassa in modo anomalo o si indebolisce, il contenuto gastrico può refluirsi nell’esofago, causando i sintomi del GERD.

2. Ernia Iatale

L’ernia iatale si verifica quando la parte superiore dello stomaco si spinge attraverso il diaframma e nella cavità toracica. Questo può causare un aumento della pressione addominale, che può a sua volta influenzare il funzionamento del LES, facilitando il reflusso acido nell’esofago.

3. Dieta

Alcuni alimenti possono indebolire il LES o aumentare la produzione di acido gastrico, aumentando il rischio di GERD. Alcuni esempi includono cibi grassi, piccanti o fritti, cioccolato, caffè, bevande alcoliche, agrumi e cibi acidi.

4. Obesità

L’eccesso di peso può aumentare la pressione nell’addome, facendo pressione sullo stomaco e sul LES. Ciò può favorire il reflusso acido nell’esofago.

5. Fumo

Il fumo può indebolire il LES e aumentare la produzione di acido gastrico, contribuendo al GERD. Inoltre, può irritare la mucosa dell’esofago, aggravando i sintomi.

6. Gravidanza

Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali e la pressione dell’utero in crescita sull’addome possono influenzare il funzionamento del LES, aumentando il rischio di GERD.

7. Altre Condizioni Mediche

Alcune condizioni mediche possono aumentare il rischio di GERD o contribuire ai suoi sintomi, tra cui sclerodermia, sindrome dell’intestino irritabile, sindrome dell’ovaio policistico e diabete.

L’olio CBD e CBG per trattare la gastrite con efficacia

La gastrite è caratterizzata dall’infiammazione della mucosa dello stomaco, mentre il GERD coinvolge il ritorno del contenuto gastrico nell’esofago, causando bruciore di stomaco e rigurgito acido. Lolio di CBD e CBG, composto da due dei principali cannabinoidi derivati dalla pianta di cannabis, ha dimostrato potenziali effetti antinfiammatori e gastroprotettivi che potrebbero essere utili nel trattamento di gastrite e reflusso.

Una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Investigation ha evidenziato che il CBD può ridurre l’infiammazione dello stomaco e proteggere la mucosa gastrica, riducendo i sintomi della gastrite. Inoltre, uno studio condotto su animali e pubblicato sul European Journal of Pharmacology ha suggerito che il CBD può ridurre la produzione di acido gastrico, fornendo sollievo dai sintomi del GERD.

La modulazione dell’attività del sistema endocannabinoide influenza vari processi fisiologici e fisiopatologici gastrointestinali e i recettori dei cannabinoidi, nonché gli enzimi regolatori responsabili della sintesi o della degradazione degli endocannabinoidi che rappresentano potenziali obiettivi per ridurre lo sviluppo di lesioni della mucosa gastrointestinale, emorragia e infiammazione. L’attivazione diretta dei recettori CB1 da parte di cannabinoidi di derivazione vegetale, endogeni o sintetici riduce efficacemente sia la secrezione di acido gastrico che l’attività motoria gastrica e diminuisce la formazione di lesioni della mucosa gastrica indotte da stress, legazione del piloro, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o alcol, in parte per via periferica, in parte con meccanismi centrali.

Allo stesso modo, l’attivazione indiretta dei recettori dei cannabinoidi attraverso l’innalzamento dei livelli di endocannabinoidi da parte di inibitori che agiscono a livello globale o perifericamente limitati dei loro enzimi metabolizzanti (FAAH, MAGL) o da inibitori del loro assorbimento cellulare, riduce le lesioni della mucosa gastrica indotte dai FANS in modo dipendente dal recettore CB1. La doppia inibizione della FAAH e degli enzimi cicloossigenasi induce la protezione sia contro il danno gastrointestinale indotto da FANS che contro l’infiammazione intestinale. Inoltre, nell’infiammazione intestinale l’attivazione diretta o indiretta dei recettori CB1 e CB2 esercita anche molteplici effetti benefici.

Vale a dire, l’attivazione di entrambi i recettori CB ha dimostrato di migliorare l’infiammazione intestinale in vari modelli di colite murina, di ridurre l’ipersensibilità viscerale e il dolore addominale, nonché di ridurre l’ipermotilità e la diarrea associate alla colite. Inoltre, i recettori CB1 sopprimono i processi secretori e modulano anche le funzioni di barriera epiteliale intestinale. Pertanto, i dati sperimentali suggeriscono che il sistema endocannabinoide rappresenta un bersaglio promettente nel trattamento delle malattie infiammatorie intestinali, e questa ipotesi è confermata anche da studi clinici preliminari“.

Il cannabigerolo (CBG) è un altro cannabinoide non psicoattivo che sta guadagnando popolarità per i suoi potenziali benefici per la salute digestiva. Alcune ricerche suggeriscono che il CBG possa avere effetti antinfiammatori e antiulcerosi che potrebbero essere utili nel trattamento della gastrite e del GERD. Inoltre le spiccate proprietà antibiotiche possono risultare utili anche in caso di infezioni da Helicobacter pylori.

Uno studio condotto su modelli animali e pubblicato su Gut ha scoperto che il CBG può ridurre l’infiammazione gastrica e proteggere la mucosa dello stomaco, suggerendo il suo potenziale nell’alleviare i sintomi della gastrite.

Olio CBD e CBG come trattamento naturale contro mal di stomaco e reflusso

Ricapitolando, l’olio CBD e CBG può essere efficace nel combattere la gastrite e il reflusso causati da vari fattori, grazie al suo ampio spettro d’azione:

  • è antinfiammatorio: riduce l’infiammazione delle pareti gastriche
  • è miorilassante: rilassa la muscolatura liscia gastrointestinale riducendo la motilità e il dolore ad essa associato
  • è antiemetico: riduce la produzione dei succhi gastrici dando sollievo in caso nausea e reflusso
  • è antibatterico: aiuta a contrastare le infezioni come quella da Helicobacter pylori
  • è naturale: a differenza dei farmaci tradizionali, può essere usato con sicurezza anche nel lungo periodo

Prima di integrare l’olio di CBD e CBG nella gestione della gastrite e del reflusso, è fondamentale consultare un medico qualificato.

Inoltre, è importante scegliere prodotti di alta qualità da fonti affidabili, che siano stati certificati da laboratori indipendenti per la loro purezza e potenza. Solo con un uso responsabile e sotto la supervisione di un professionista sanitario, l’olio di CBD e CBG potrebbe offrire un sollievo significativo per coloro che lottano con la gastrite e il reflusso.

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