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ToggleLe domande più frequenti sul CBD e sui cannabinoidi
Il CBD o cannabidiolo è uno dei cannabinoidi presenti nella pianta della cannabis sativa L. A differenza del THC non ha effetti psicoattivi e viene usato per i suoi molteplici benefici terapeutici. Viene estratto utilizzando diversi metodi; uno dei migliori è quello ecologico con CO2 supercritica in quanto non rilascia residui chimici.
Il THC è il cannabinoide responsabile dell'effetto psicotropo della cannabis. Produce il cosiddetto effetto "high" che porta euforia e alterazione dello stato psico-fisico. Il THC è presente in alte concentrazioni nella marijuana, mentre è quasi del tutto assente nella pianta di canapa.
Il CBG o cannabigerolo è un dei tanti cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis sativa. Come il CBD non ha effetti psicoattivi e vanta numerose proprietà terapeutiche. Viene considerato il padre dei cannabinoidi poiché con la maturazione della pianta il CBG viene convertito in altri cannabinoidi come il CBD e il THC per effetto della decarbossilazione. Quindi il CBG è più abbondante nelle piante giovani e per questo motivo è più difficile estrarlo.
I terpeni sono idrocarburi insaturi presenti in quasi tutte le piante. In base al numero di unità isopreniche si dividono in monoterpeni, diterpeni, triterpeni, tetraterpeni, ecc. Sono molecole bioattive in quanto producono diversi effetti benefici per l'organismo, come quello antiossidante. Nelle piante di cannabis troviamo troviamo quasi esclusivamente monoterpeni come il limonene, il mircene, il pinene, il β-cariofillene, ecc.
Si definisce "effetto entourage" l'azione sinergica generata dell'intero fitocomplesso della cannabis. Quando cannabinoidi e terpeni lavorano insieme, amplificano gli effetti benefici reciprocamente aumentando l'efficacia rispetto al singolo elemento. Infatti un olio con CBD isolato è molto meno efficace rispetto ad un olio CBD ad ampio spettro.
Il CBD e il CBG sono entrambi cannabinoidi e come tali agiscono sul sistema endocannabinoide, tuttavia attivano i recettori CB1 e CB2 in modo diverso. Il CBG oltre a potenziare gli effetti del CBD, ha spiccate proprietà antibiotiche, rilassanti, abbassa la pressione oculare ed è particolarmente attivo contro le infiammazioni gastrointestinali, acute e croniche.
L'olio di canapa è un olio ad uso alimentare che viene estratto dai semi di canapa. Al pari dell'olio d'oliva, è particolarmente benefico in quanto ricco di antiossidanti e acidi grassi polinsaturi omega 3, 6 e 9. L'olio CBD o olio di cannabis invece, è un olio vettore in cui vengono disciolti i cannabinoidi estratti dalla canapa. Tale olio vettore può essere olio di canapa, olio di cocco (MCT oil) oppure olio d'oliva.
Entrambe appartengono alla famiglia delle Cannabinacee, ciò che le differenzia è il contenuto di cannabinoidi in esse presente. Nella canapa troviamo alte concentrazioni di CBD e bassi livelli di THC, mentre nella marijuana avviene l'esatto contrario, con maggiori concentrazioni di THC. La canapa è detta anche marijuana legale in virtù del fatto che contiene percentuali di THC entro i limiti di legge dello 0,2.
Le domande più frequenti sull'interazione tra organismo e CBD
L'olio CBD serve a riequilibrare il sistema endocannabinoide dell'organismo che è coinvolto in quasi tutti i processi fisiologici. Da tale riequilibrio scaturisce tutta una serie di effetti benefici del CBD, il quale viene utilizzato per trattare:
- dolori acuti, cronici e neuropatici
- infiammazioni acute, croniche e immunomediate
- ansia, stress, psicosi, insonnia e altri disturbi del sonno
- epilessia e convulsioni
- problemi di pelle come acne, dermatite e psoriasi
- nausea di varia natura
- infezioni batteriche, meglio se associato al CBG
- ipertensione e sindrome metabolica come il diabete di tipo due
- disturbi neurodegenerativi come l'Alzheimer
In breve, il CBD agisce sull'organismo attraverso l'interazione con il sistema endocannabinoide il cui compito è quello dell'omeostasi, cioè mantenere l'organismo in perfetto equilibrio. Quando il corpo subisce un trauma fisico, emotivo o psicologico, il CBD va a colmare eventuali carenze di endocannabinoidi come l'anandamide e il 2-AG. In questo modo li reintegra riequilibrando così l'intero sistema attraverso l'attivazione dei recettori CB1 e CB2 presenti sulle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario e degli altri organi periferici.
Lo spettro d'azione del CBD sul cervello è molteplice. L'interazione con i recettori CB1 ampiamente diffusi in tutto il sistema nervoso centrale si ripercuote su tutto l'organismo in vari modi. Ad esempio, agendo sulle terminazioni nervose per bloccare la via del dolore; ancora, su recettori specifici della serotonina e del cortisolo in modo da contrastare ansia e stress e regolare il ciclo sonno-veglia; oppure inibendo il rilascio di glutammato, un neurostrasmettitore che scatena le crisi epilettiche. Inoltre, le ricerche condotte, sostengono che il CBD favorisca la rigenerazione dei neuroni, aiutando così a rallentare il declino cognitivo.
La percentuale indica la quantità di CBD contenuta nell'olio espressa in mg. Le più comuni vanno dal 5% al 30%, ma in commercio si trovano anche percentuali più alte. Quindi più è alta la percentuale maggiore sarà il contenuto di CBD. In una boccetta da 10 ml avremo:
- 5% - 500 mg di CBD - 2,5 mg per goccia
- 10% - 1000 mg di CBD - 5 mg per goccia
- 15% - 1500 mg di CBD - 7,5 mg per goccia
- 20% - 2000 mg di CBD - 10 mg per
- 25% - 2500 mg di CBD - 12,5 mg per goccia
- 30% - 3000 mg di CBD - 15 mg per goccia
Premesso questo, la percentuale dell'olio CBD va scelta in base alla quantità di principio attivo che occorre assumere e quindi in base all'intensità del disturbo che si deve trattare.
- Disturbi lievi - olio CBD 5% o 10%
- Disturbi moderati - olio CBD 15% o 20%
- Disturbi severi - olio CBD 25% o 30%
È doveroso sottolineare che si può utilizzare qualsiasi percentuale di olio, l'importante è assumere il giusto dosaggio di CBD. Se ad esempio, occorre prendere 60 mg di CBD e si ha un olio al 20%, bisognerà assumere 6 gocce; con olio al 30% basteranno 4 gocce, con uno al 10% ne serviranno 12, e così via. Ovviamente, per chi ha bisogno di un dosaggio elevato di CBD è consigliabile una percentuale alta, sia una questione di praticità, sia per una questione economica.
In ogni caso, se siete al primo utilizzo, è preferibile iniziare con concentrazioni medio-basse e poi eventualmente passare ad una percentuale maggiore fino a trovare quello giusto per le vostre esigenze.
Da notare che, dalle varie sperimentazioni in fase di estrazione dei cannabinoidi, è emerso che oltre il 35% l'olio diventa molto instabile in quanto i cannabinoidi tendono a cristallizzare e quindi il preparato perde efficacia. Per questo motivo è consigliabile l'uso di oli al di sotto del 35% che è già una soglia a rischio cristallizzazione.
Metodi di assunzione:
- Topico - emulsionare un paio di gocce di olio CBD con una crema idrante neutra, applicare sulla zona da trattare e frizionare fino ad assorbimento totale. È anche possibile miscelare qualche goccia di CBD con un altro olio come quello di mandorla o di argan in modo da ottenere un olio da massaggi CBD utile per dolori e contratture muscolari.
- Orale - il modo più veloce per far assorbire i principi attivi è per via sublinguale in quanto entrano rapidamente nel circolo sanguigno. In questo caso, far cadere le gocce di olio CBD direttamente sotto la lingua e attendere circa 45-60 secondi prima di deglutire. Evitare di bere o mangiare per successivi 15-20 minuti.