I benefici dell’olio CBD sulla pelle passano attraverso il nostro sistema endocannabinoide. Infatti i recettori CB1 e CB2 presenti in tutto l’organismo, si trovano anche sulle cellule del derma, dei follicoli, delle ghiandole sebacee e di quelle sudoripare, il che ha dato il via a tutta una serie di studi e ricerche volti a stabilire se i cannabinoidi, ed il CBD in particolare, potessero apportare benefici a livello cutaneo.
Si è osservato così che il cannabidiolo, sia in applicazione topica, sia in assunzione orale, può portare sollievo alla pelle o addirittura essere risolutivo per vari disturbi come acne, secchezza, dermatiti, psoriasi, ecc. Tali benefici sono attribuibili al potere antinfiammatorio, antibatterico e antiossidante del CBD, ma non solo. Infatti si osserva che riesce anche a regolare la produzione di sebo attivando i recettori CB2 e mantenendo i pori liberi e puliti. Inoltre favorisce il ricambio cellulare aiutando la pelle a rimanere giovane ed elastica, proteggendola anche dalle aggressioni atmosferiche e dai raggi UV.
Benefici dell’olio CBD contro acne e punti neri
L’acne è una delle condizioni cutanee più comuni, caratterizzata da infiammazione e sovrapproduzione di sebo. Studi scientifici hanno dimostrato che il CBD può essere un trattamento efficace per l’acne grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e seboregolatrici.
Infatti va notato che, anche se non considerata tale, l’acne è una e vera e propria malattia infiammatoria, a volte cronica, causata da un‘eccessiva produzione di sebo che favorisce la proliferazione batterica. Gli scienziati hanno osservato che il CBD e altri cannabinoidi come il CBG, sono in grado di ridurre la produzione sebacea inibendo i recettori CB2 sui sebociti, oltre ad avere un effetto antinfiammatorio, antiossidante e anti-aging.
In uno studio del 2015 emerge che una crema a base di estratti di cannabis al 3% ha notevolmente ridotto l’eccesso di sebo e l’eritema tipici dell’acne senza alcun effetto collaterale. In aggiunta, il CBG grazie alla sua forte azione antibatterica, contrasta la formazione delle imperfezioni cutanee come brufoli e punti neri dovuti al processo infiammatorio che si innesca in seguito all’ostruzione dei pori.
Uno studio pubblicato sul “Journal of Clinical Investigation” ha esaminato gli effetti del CBD sulle ghiandole sebacee umane. I ricercatori hanno scoperto che il CBD inibisce la produzione eccessiva di sebo, uno dei principali fattori scatenanti dell’acne. Inoltre, il CBD ha dimostrato di avere potenti proprietà antinfiammatorie, riducendo l’infiammazione associata all’acne .
Un altro studio pubblicato su “Experimental Dermatology” ha confermato che il CBD può ridurre l’infiammazione cutanea e prevenire l’attivazione delle citochine infiammatorie, che sono responsabili della formazione delle lesioni acneiche .
Il CBD migliora i sintomi della psoriasi
La psoriasi è una malattia autoimmune cronica che provoca la rapida proliferazione delle cellule della pelle, portando alla formazione di placche squamose e pruriginose. Il CBD può aiutare a gestire la psoriasi grazie alle sue proprietà immunomodulanti e antinfiammatorie.
La psoriasi, essendo un disturbo di origine autoimmune causato, tra l’altro, da un’iperattivazione dei linfociti T e da un’iperproliferazione delle cellule epidermiche, in uno studio è emerso che l’utilizzo di creme o olii al CBD ha un grande potenziale terapeutico, dovuto sempre alle sue proprietà antinfiammatorie e immunoregolatrici. I suoi effetti si esplicano attraverso il processo di regolazione di morte cellulare, di inibizione della proliferazione dei cheratinociti (cellule epiteliali immature) che formano le tipiche placche psoriasiche e di riduzione dei globuli bianchi con conseguente diminuzione delle citochine infiammatorie.
Un ulteriore studio pubblicato su “Dermatology Online Journal” ha esaminato l’efficacia del CBD nel trattamento delle placche psoriasiche. I risultati hanno mostrato che l’uso topico del CBD ha ridotto la dimensione e la gravità delle placche, migliorando significativamente l’aspetto della pelle e i fastidi legati al prurito.
Olio CBD per la dermatite
Anche la dermatite o eczema è una reazione cutanea di tipo infiammatorio che provoca rossore, gonfiore, prurito e vescicole. Quelle più comuni sono le dermatiti da contatto, le dermatiti atopiche e l’eczema asteatosico. Anche in questi disturbi è stato osservato che il riequilibrio del sistema endocannabinoide e la sua modulazione apportano notevoli benefici.
Recenti ricerche hanno evidenziato l’elevata efficacia di applicazioni topiche al CBD nel trattamento delle dermatiti. Altri studi hanno messo in luce l’efficacia del cannabidiolo in associazione alla PEA (palmitoiletanolamide) in quanto questa, tra i vari meccanismi d’azione, funge da bersaglio dell’enzima di degradazione FAAH il che porta ad un aumento di anandamide la quale, interagendo con i recettori TRPV1 dei cheratinociti, allevia infiammazione e prurito, portando alla remissione della dermatite.
Un altro studio pubblicato su “Clinical Therapeutics” ha valutato l’efficacia di una crema topica a base di CBD su pazienti con dermatite atopica. Dopo due settimane di trattamento, i pazienti hanno riportato una riduzione significativa del prurito e dell’irritazione, senza effetti collaterali rilevanti.
Benefici dell’olio CBD sulla pelle: considerazioni finali
L’olio di CBD offre un’alternativa naturale ed efficace per il trattamento di varie condizioni cutanee, inclusi acne, dermatite e psoriasi o come semplice trattamento di bellezza e anti-age. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, seboregolatrici e immunomodulanti, il CBD può aiutare a migliorare i sintomi di queste malattie della pelle e a promuovere una pelle più sana e luminosa. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare completamente questi benefici, gli studi attuali sono molto incoraggianti e indicano che il CBD può essere una componente efficace di una routine di cura della pelle.